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Descrizione
Note di copertina di Libero Farnè << L’attuale "via italiana nel jazz" sta ottenendo un successo un tempo impensabile. Con radici molto lontane, che attingono al recupero ed alla trasfigurazione di un ampio patrimonio musicale italiano fra colto e popolare, essa persegue una peculiare cantabilità, una grande pulizia formale, un avvolgente impianto narrativo. Di questa tipica linea italiana la musica di Terre di Mezzo, fin dal suo apparire alla fine degli anni Novanta, costituisce un'espressione autentica e rappresentativa. Il trio originario, formato da Roberto Bartoli, Emiliano Rodriguez e Simone Zanchini, vanta al suo attivo due Cd significativi, la cui impronta neo-folk rivela a tratti uno slancio visionario, attribuibile alla comune cultura romagnola. Ben presto la formazione ha registrato un'evoluzione: dal 2003 il trio si è trasformato in quartetto con l'ingresso del romano Ettore Fioravanti alla batteria, mentre negli ultimi anni a Zanchini è subentrato l'umbro Luciano Biondini. La musica che questo quartetto ci propone in "Danza gialla" pone molta attenzione all'equilibrio fra i ruoli dei quattro strumentisti, decantando l'evidente impronta melodica e dinamica in una dimensione cameristica. La consapevolezza conferisce un tono a volte malinconico ma non particolarmente nostalgico; la sottile ironia non viene mai esibita in modo invadente, il brio non esclude la ponderatezza e la poesia, laprevalente estroversione viene sempre tenuta sotto controllo, evitando eccessi o eccentricità di facile impatto. In definitiva questa musica ci appare come una delle più tipiche espressioni dell'attualità, in quanto rappresenta l’approdo possibile di una corrente, se si preferisce di un tipo di ricerca, che ha alle spalle un'esperienza di alcuni decenni. In altre parole Terre di Mezzo, come tutti i gruppi consolidati o gli autori dalla forte personalità artistica, non può fare altro che ribadire la propria identità espressiva e poetica, ma attenuando l'esuberanza dell'approccio originario e recependo lo spirito del tempo in cui viviamo. Riguardo al repertorio di questo Cd, mi limito solo a rilevare che, come in passato, Roberto Bartoli è il compositore più prolifico del gruppo, firmando cinque brani su dieci: suoi sono Danza gialla e P.P.P., veri cavalli di battaglia già contenuti nel primo ed omonimo "Terre di Mezzo" inciso nel 1999. Isola di sughero, scritto da Ettore Fioravanti, possiede invece un impianto trovesiano, quasi a conferma che la musica di questo gruppo s’inserisce di diritto nella citata tendenza jazzistica italiana. >> Libero Farnè (P) 2012 Dodicilune ED299 8033309692999 Musicisti Emiliano Rodriguez, sax soprano, tenore Luciano Biondini, fisarmonica Roberto Bartoli, contrabbasso Ettore Fioravanti, batteria
Total Time 61:59 RASSEGNA STAMPA MUSICA JAZZ JAZZITALIA 4ARTS AUDIOPHILESOUND ROMAINJAZZ ALLABOUTJAZZ JAZZCONVENTION AUDIOREVIEW JAZZIT (bollino JAZZIT LIKES IT) JAZZIT (intervista) PREMI E RICONOSCIMENTI  TOP JAZZ 2013 (a cura della rivista Musica Jazz) Terre di Mezzo Miglior Formazione dell'Anno 5 menzioni
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