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“Novella” è un disco di brani in forma canzone, un racconto, dove la ricerca stilistica e musicale sottolineano la naturale evoluzione delle tematiche e della poetica del mio precedente lavoro, “Nevermore”. Ho scelto di chiamarlo “Novella”, che è il mio secondo nome, quasi a voler raccontare l’altro aspetto di me, quello più nascosto, più intimo e segreto. L’uso anche della lingua italiana, che è la mia lingua, sottolinea ulteriormente questa esigenza di rivelare pienamente sentimenti, sensazioni e impressioni legati a vissuti emozionali profondi. L’intenzione è stata quella di riuscire a vincere la paura di poterli vedere, riconoscere e ricomporre, creandone delle immagini, che sono diventate, appunto, canzoni. “Nevermore” raccontava di smarrimento e speranza, “Novella” è un contatto con me stessa. E’ un ricomporsi di immagini frammentate, che appaiono finalmente chiare, secondo una pulsazione lenta. Nasce in un luogo lontano, è una discesa nel buio che diventa un salto verso la luce. “Quella sponda calma”, allora , è un passaggio in quelle zone buie e inesplorate che si raggiungono attraverso il desiderio di conoscenza e “Notte” diventa una sosta in questo posto irreale dove, come dietro uno specchio, mi ritrovo ferma, non vista, ad osservare, quasi a spiare cosa succede fuori, nel mondo. “Mostrami la strada” e “Filo di fuoco”esprimono la ricerca del calore della vita e della luce, il primo attraverso un’immagine forte, molto fisica, che richiama immediatamente alla mente la sensazione di impotenza e di immobilità che vengono dall’esperienza della privazione, il secondo, meno fisico, è un sussurro, una voce di speranza e insieme una promessa, due mani di fiamma che mi accarezzano. “Chiudi gli occhi” è una danza sopra un fiore, come rappresentazione simbolica , onirica della gioia di vivere. Cecilia Finotti