*Il prezzo si intende IVA inclusa
Descrizione
"Where The West Begins. Così chiamavano la terra da cui proviene Ornette Coleman, Fort Worth nel Texas. Una terra che il musicologo Wilfrid Mellers avrebbe definito uno spazio tra il cemento che avanza e le grandi praterie. Mi è sembrato un titolo valido per inquadrare l’universo espressivo del musicista texano ed il mio relativo coinvolgimento nella sua opera. Sebbene visto in modo preponderante come uno degli elementi chiave del movimento “free”, e talvolta oggetto di rivisitazioni con forzature armoniche, trovo che Ornette abbia scritto soprattutto dei temi di una potenza e suggestione pari a quelli dei più celebrati songwriters americani, come Gershwin e Porter, e dei suoi colleghi afroamericani, come Ellington e Silver, entrati nella Hall Of Fame e nel repertorio di migliaia di jazzmen di tutte le epoche e di tutti i paesi. Confrontarmi con il lirismo aperto o intrinseco delle sue melodie, con la logica ineluttabile delle sue soluzioni intervallari, con una cantabilità ora articolata ed imprevedibile ora diretta e infantile, è stato per me l’obiettivo centrale di questo lavoro. Doppia sfida poi la ricerca di tradurre dal punto di vista “letterario” con i testi originali, il carattere narrativo e visionario dei suoi brani. Così ho cercato di penetrare questo mondo curioso e fibrillante con composizioni come Jayne, una sorta di lettera recitata e poi tradotta in canto ieratico, o Fou Amour la trasfigurazione di una discesa nel Maelstrom dei sentimenti. Insieme a questi, non avrei poi potuto diversamente rendere l’approccio country distaccato a Round Trip, il “tip tap” di The Blessing o la vena di frontiera di Latin Genetics senza l’apporto straordinario dei miei collaboratori, Roberto, Domenico, Giovanni e Zeno, la cui esperienza e straordinaria personalità, ha scavalcato il semplice supporto alla cantante, integrandomi nel gioco dei loro strumenti e nelle tattiche complessive con cui abbiamo voluto onorare l’opera di un eccezionale artista del nostro tempo. Grazie a tutti voi e grazie a te Ornette per averci indicato la strada che porta “oltre”…….e che viene da lontano. Lo Shape Of Jazz To Come. " Lisa Manosperti
(P) 2011 Dodicilune ED289 8033309692890
Musicisti Lisa Manosperti, vocal Roberto Ottaviano, saxophones Domenico Caliri, electric guitar Giovanni Maier, dublebass Zeno De Rossi, drums
Total Time 48,46 RASSEGNA STAMPA ANIMA JAZZ (10ott16) MUSIKBOX MUSICZOOM IL GIORNALE DELLA MUSICA JAZZCONVENTION L'ISOLA CHE NON C'ERA SUONO JAZZITALIA JAZZCONVENTION (intervista di R. Del Noce) FEDELTA' DEL SUONO JAZZIT (intervista e recensione di L. Vanni) L'ISOLA CHE NON C'ERA ONLINEJAZZ GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO AUDIOREVIEW COOLCLUB
PREMI E RICONOSCIMENTI JAZZIT AWARD 2013 Lisa Manosperti Miglior Voce Femminile 2013 Italia 4° posto, 522 voti  JAZZIT AWARD 2011 Scelto tra i migliori 100 dischi italiani e stranieri del 2011
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